Fine settima dolomitico per i molti atleti Altitude che venerdì 24 marzo hanno preso parte al Sellaronda skimarathon.
A causa della scarsità di neve il percorso ha subito qualche piccola variazione, il dislivello è aumentato mentre i chilometri son diminuiti.
Questa variazione ha portato i veterani a scervellarsi per riuscire a fare paragoni con le edizioni precedenti, riuscendo a calcolare un fattore di conversione pari a √π^2/360 (o forse mi sbaglio…).
Per descrivere al meglio cosa è un Sellaronda vi riporto l’intervista fatta alla fine dell’edizione 2016 a due nostri atleti (i quasi poeti Confalonieri e Scala):
“…forza di non mollare, di avere coraggio, dicevano, che ormai è quasi finita, è l’ultima salita, le campane e anche i fischietti qualcuno … eh eh … a me piace molto l’idea di trascorre e passare all’interno dell’oscurità con delle luci non solo con le proprie forze , perché il Sellaronda non è solo questione delle proprie forze, ma…molto di testa tra l’altro, perché è una gara che non puoi distrarti, perché appena ti distrai sei già per terra…”