Avete mai sentito parlare della “100 miles of Istria?” Beh..nemmeno io finchè alcuni amici me l’han proposta e senza essermi informata sul tipo di gara, ho accettato e di sorprese ce ne sono state! Questo è un trail di 170 km con 7200 m disl + , con partenza da Lumin e arrivo a Umag, quindi partenza dal mare e arrivo sempre sul mare attraversando tutta l’Istria. Si presenta da subito come una gara dura, poco assistita per scelta e che richiede grande autonomia e abilità di gestione di 2 notti nebbiose, umide, bagnate dalla pioggia e rese ancor più fredde dalla bora.
Il terreno nella prima parte della gara tipicamente carsico con sassi grossi e viscidi che impedivano di correre: anche le capre si son rifiutate di percorrere quei sentieri (strano concetto dei sentieri hanno da quelle parti). Dopo la parentesi tipicamente carsica, arrivano nuove sorprese: il fango argilloso e proprio il fango ha rallentato e raffreddato quelli che speravano di aumentare il passo.
Solo la metà di coloro che son partiti, han concluso la gara tra cui io in 41 ore …un’eternità! Invece sabato 25 aprile per un errore mio di valutazione del calendario gare, ero presente ai nastri di partenza della Abbots Way, un ultratrail di 125 km e 5500 m di disl + , su un terreno poco tecnico perciò molto corribile: partenza da Bobbio (PC) e arrivo a Pontremoli. Le condizioni meteo e il terreno ottimale han reso la gara bella anche se per la sua lunghezza faticosa . Io come previsto, non avendo smaltito le “fatiche istriane”, l’ho portata a termine in 22 ore e 23 min …ma che fatica!! Simonetta