Molte le squadre e atleti Altitude Race presenti alla manifestazione di sci alpinismo tra le più famose a livello Internazionale.
Previsioni meteo ottime, 0/1° alle 18, niente vento e l’eclissi è ormai passata…
Chi partito con calma, chi in tarda mattinata, ma alla fine siamo tutti presenti alla partenza.
Il pregara tra le squadre ritrovatesi insieme, Zanoli e Cornolti, Biffi e Scala, Citteri e Forcella, Ciantra e Dossena, Brignoli e Pellegrini, Perego e Confa ha solo una parola d’ordine, la prima salita al Passo Gardena, la più dura in metri verticali 758, va fatta a tutta per non rischiare di essere fuori dal primo cancello previsto a 1:20h! L’ingegnere detta i tempi, salita prevista a Dantercepies in 54 minuti, discesa a Corvara in 14 minuti con cambio pelli max 1:10h.
Nelle griglie di partenza si salutano gli altri atleti Altitude intravisti, Scolari, Casati, Signori, Vescovi e Breda. In bocca al lupo a tutti! Ci si vede all’arrivo!
Il suono dello scoppio del cannone dà inizio alla competizione tra il rumore delle racchette e degli sci che si toccano e s’incastrano, in sotto fondo i battiti delle pulsazioni che salgono in gola.
Ogni squadra prende il suo ritmo, chi nel gruppo centrale chi un po’ più arretrato. Il colpo d’occhio è sul serpentone che scivola verso l’alto, allungandosi e prendendo sempre più forma lineare.
Dal primo cambio e a seguire la discesa, la gara cambia per tutti, si esce dal gruppo e ogni squadra è a sé.
La seconda salita al Camplolongo è la più breve 545m, poi discesa veloce ad Arabba. Si accendono le lampade e si entra nel buio e silenzio della notte. Chi ha ritmo nelle gambe inizia a segnare la differenza e prendere margine entrando nel vivo del cronometro.
La terza salita di 634m che porta ai 2.239m del Passo Pordoi è dove molti iniziano ad accusare la stanchezza, il fisico fa capire se c’è energia per spingere ancora o andare di conserva. La distanza tra le quadre s’inizia a definire e quando ci si volta si riconoscono le stesse tutine. Il riferimento principale e unico è il proprio compagno, ci si chiama, ci si guarda, ci si lega, ci si dà forza e coraggio. Il contesto è spettacolare, la maestosità delle dolomiti. La via da seguire è segnata dalle lampade degli atleti che da chi è più distante fino a sé illuminano il bianco della neve. Prima del termine della terza salita tre squadre Altitude si compattano, Citteri e Forcella, Biffi e Scala, Perego e Confa. Cambio pelli, un po’ di the e tutti insieme si parte per la lunga discesa di 795m a Canazei arrivando un po’ infreddoliti.
Zanoli e Cornolti ripartendo da Canazei danno la carica al gruppo Altitude in arrivo. I sei moschettieri Altitude ripartono uniti per l’ultima salita di 730m al Passo Sella con il tifo delle persone che ad ogni paese fa sentire il calore, vicinanza e stimolo per proseguire. Poco dietro Ciantra e Dossena che fanno sentire il loro fiato, nessuno ha intenzione di mollare!
L’ultima ascesi è la più silenziosa, si lascia spazio alla voce della montagna, del vento, al suono degli sci, il fiato sempre più sottile e le gambe pesanti, ritmo regolare e si affronta l’ultimo muro prima della luce del cambio pelli. Ci si guarda e parla tra compagni e squadre Altitude, poi giù per i 634m che portano a Selva di Val Gardena, chi lascia scorrere di più gli asci arriva davanti!
Finita! All’arrivo si guarda e si raggiunge il proprio compagno d’avventura, ci si dà la mano, ci si abbraccia, si sorride, si fanno le foto e si gusta la festa con la musica di sottofondo. Il piacere di ritrovare tutti gli atleti, le squadre Altitude e di dirsi, anche questa è fatta! Bravi a tutti gli Atleti Altitude!
Il SellaRonda è tutto questo e altro…, soprattutto esserci stati per divertirsi e condividere in compagnia questi due giorni, il pre, il durante e il post gara. La vera vittoria è la nostra amicizia e le risate donate, di cui ringrazio tutti. Un ringraziamento particolare al caro compagno di fatica e amico Perego per avermi chiesto di fare e vivere insieme la gara. Grazie a Dilva per il supporto logistico, per il sostegno, le fotografie, la torta, la bella e paziente compagnia.
Chiedo a scusa a tutti coloro che non sono stati citati perchè non visti o ricordati…
Grazie a tutti! Maurizio Confa.