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MOREGALLO– E’ Renato Barilani l’uomo che ha perso la vita martedì pomeriggio nelle acque
dopo un tragico tuffo da 25 metri di altezza.
Renato, 49 anni compiuti lo scorso luglio e residente a Brenna in provincia di Como, sarebbe dovuto
partire l’indomani della tragedia insieme alla moglie e alle due figlie di 12 e 13 anni, e aveva deciso di passare il
pomeriggio di martedì al lago, insieme a due amici. Arrivato alla spiaggetta “Guglie”, alla quale si accede
imboccando un ripido sentiero vicino all’uscita della galleria che da Valmadrera porta in località Moregallo,
Renato ha pensato di provare a tuffarsi da una delle due vecchie gallerie, in particolare quella che si trova a 25
metri di altezza, nonostante l’accesso a quella zona sia impervio e nascosto, tuffarsi da lì è pratica piuttosto
comune tra i valmadreresi e i conoscitori della zona.
Non vedendolo riemergere dopo averlo visto saltare, gli amici hanno allertato i soccorsi e sul posto sono arrivate
un’ambulanza e un’auto medica, insieme ai carabinieri. Per le ricerche in acqua, invece, sono intervenuti
l’elicottero dei Vigili del Fuoco e il Nucleo Sommozzatori che hanno perlustrato la zona per circa due ore, al
termine della quali, purtroppo, è stato rivenuto il corpo senza vita di Renato Barilani che, in seguito, è stato
trasportato alla Canottieri di Lecco. Le cause che hanno portato a trasformare un semplice tuffo in acqua in un
tragico evento non sono ancora state stabilite.
Sul luogo della tragedia, accanto ai due amici presenti e ai familiari arrivati increduli, è accorso subito anche don
Agostino Frasson, responsabile della comunità educativa Casa Don Guanella di Lecco, amico personale di
Renato Barilani, conosciuto grazie alla passione per il ciclismo, la montagna e lo sport in generale.