Ieri ho affrontato la mia prima gara di Trail Running della mia vita l’ “Ossola Trail” di Mergozzo (27km con 1900 D+) e le sensazione ricevute sono state contrastanti.
La location è di tutto rispetto, bel paesino assolato sulle sponde del lago di Mergozzo. Sono le 8:00 quando arrivo ed ho giusto il tempo per capire dove sono e dare una sguardo alle due vette che avrei dovuto affrontare da lì a poco…
Il via viene urlato dal microfono da uno speaker alle 9:00 in punto e si parte ad una velocità che solo nei primi 300 mt potrà essere mantenuta ed infatti la salita comincia inesorabile.
Dopo un’ora circa, e l’ultima mezz’ora passata con le mani sulle ginocchia a spingere mi ritrovo a 1400,00 mt (ero partito da 200,00 mt) e wow che spettacolo il lago Maggiore che si manifesta davanti ai miei occhi in questa fantastica giornata di sole. Giusto il tempo di sorridere e mi rendo conto che è meglio concentrarsi se non voglio cadere. La discesa comincia dopo un centinaio di metri di cresta ed è scoscesa, si scende all’ombra di un bosco con delle simpaticissime radici che spuntano in ogni dove, ma mi sto divertendo, le gambe girano…
Dopo la prima metà della discesa però comincio ad avvertire dolore ai talloni e subito capisco: la scelta (obbligata) delle scarpe nuove (le “vecchie” mi avevano abbandonato il week end scorso) comincia ad avere effetti devastanti sui miei piedi e comincia l’agonia.
Il percorso dopo 17 km prevede il transito davanti all’arrivo e nella mia testa si materializza la possibilità del ritiro, il dolore è sempre più fastidioso, ma anche se so che il giorno dopo l’avrei pagata cara continuo imperterrito dicendo a me stesso che 10 km di sofferenza li avrei “dovuti” sopportare.
Passo davanti all’arrivo come se niente fosse, la gente intorno fa scomparire il dolore e mi ringalluzzisce… sono carico e quindi affronto la salita che mi attende dopo un falso piano di un paio di km ma ormai i miei piedi sono andati e ogni passo me lo ricorda… La salita, definita la più dura di giornata dallo speaker al briefing, non si smentisce e sale vertiginosamente mettendo a dura prova le mie gambe… Una volta in cima il pensiero si fa positivo e cerco di affrontare la discesa senza pensare al dolore ma non è così semplice e la velocità ne risente…
Dopo 3h 58′ la fatica è finita… nn la dimenticherò mai… La mia prima volta ad una trail…
Divertito.